Durante le festività natalizie la Maremma Toscana muta insieme ai propri terreni ed alla propria flora. Il verde intenso di inizio estate che fa da cornice, già sfumato in giallo nei mesi più caldi ed asciutti e poi in un bruno/rosso durante l’autunno, torna e si stabilizza di nuovo per mesi. Ebbene si, l’inverno in Maremma è di nuovo verde, un verde intenso e lucente nei campi di grano da poco spuntato, ricopre come un tappeto morbido e delicato la terra sottostante, e si estende a perdita d’occhio sulle dolci colline, fin dove iniziano le folte macchie. Lì nei boschi, la grande maggioranza degli alberi hanno solo sostituito le proprie foglie durante l’inverno e le sfumature di verde si susseguono in un dedalo di tonalità ricche di vita. Le passeggiate nel Parco della Maremma e nella riserva della Feniglia ad Orbetello o nell’ oasi del wwf di Burano a Capalbio oppure Tra le Vie Cave di Pitigliano e Sovana, assumono un fascino ancestrale e mistico. L’assenza del turismo di massa estivo lascia indisturbata la natura che vi scorre accanto, lenta, al proprio ritmo, e lentamente i primi asparagi si fanno spazio tra gli arbusti di macchia mediterranea, i falchi appollaiati sulle Querce stanno attenti al movimento più impercettibile in cerca di prede, famigliole di daini scorrazzano staccando bacche di corbezzolo per cibarsi.

Sorgono qua e là i borghi che si colorano di calde luci, piccole botteghe vengono decorate dai propri artigiani in occasione delle festività, i corsi e le piazze dei paesini sono libere da tavoli e tendoni, le stufe riscaldano le locande dai vetri velati per la condensa, finestre dei ristornati da dove si scorge del movimento conviviale, del vociare ovattato, il tintinnare delle posate, ovazioni di sorpresa per gli abbondanti piatti tipici serviti. Gli aromi speziati di salvia ed alloro svolazzano nei vicoli dove qualche gatto domestico vi osserva, impassibile e quieto, camminare in cerca dell’osteria che vi ispira di più.

Le campane nelle vecchie chiese medievali rintoccano ad intervalli regolari e, fermi nel tempo, scandiscono il trascorrere della vita calma in Maremma. Nel il silenzio delle campagne il vero agriturismo continua ad ospitare viaggiatori in fuga dalla città e col desiderio di assaporare da vicino il folclore della vita agricola, osservando la routine della gente che viene dalla terra, dando da mangiare a mucche e cavalli, aprendo le galline al mattino presto sperando in una buona quantità di uova fresche, potando i vigneti e gli oliveti ed assaggiando i suoi frutti, vino novello ed olio nuovo. Per poi leggere in relax cullati dal fragore scoppiettante del fuoco.

Agriturismo al Girasole – San Donato, Orbetello.